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Terremoto in Giappone

Le centrali nucleari sicure

Sono passati piú di vent’anni dal disastro di Chernobyl, centianaia di migliaia di persone sono morte piú o meno lentamente di cancro, molte altre continueranno ad ammalarsi, centinaia di bambini sono nati con deformazioni gravi e non sappiamo a quanti altri spetterá questa triste sorte.
Il devastante terremoto che ha colpito il Giappone ci sta dimostrando, un’altra volta, quanto le centrali nucleari possano essere sicure, la nube radioattiva, invisibile e impercettibile, sta facendo il giro del pianeta, é giá passata sul nord Italia, ma i media, i giornali, sempre piú manipolati dagli interessi dei loro padroni sminuiscono il problema.
Centinaia di tonnellate di combustibile si stanno riversando nell’atmosfera e potrebbero incediarsi contaminandola, molti paesi hanno consigliato alla cittadinanza di abbandonare il Giappone.Disastro nucleare in Giappone centrali nucleari sicure

“Questo è un territorio inesplorato. Esiste un 50 per cento di probabilità di perdere i sei reattori e i serbatoi di stoccaggio “, dice Jan Beyea, fisico nucleare della società statunitense Consulting in the Public Interest.

“Sono sorpreso che la situazione sia peggiorata cosí rapidamente… Ma se non ci sará nessun progresso, in pochii giorni, il combustibile utilizzato si fonderá” ha dichiarato Ed Lyman, fisico della Union of Concerned Scientists ed esperto in progettazione di impianti nucleari.

Lo stabilimento di Fukushima Daiichi, nel Giappone orientale, è stato danneggiato da un potente terremoto e da un poderoso tsunami l’11 di questo mese, si stima che ci siano circa 1.700 tonnellate di combustibile nucleare usato, ma ancora pericoloso, in cisterne di stoccaggio, in prossimità dei sei reattori, afferma Kevin Kamps, specialista di rifiuti radioattivi e appartenente all’organizzazione ambientalista statunitense Beyond Nuclear.
I serbatoi mantengono da 30 o 35 anni il combustibile utilizzato nei reattori numero tre e quattro, ma hanno perso la capacità di contenimento e la maggior parte delle acque di raffreddamento.
Potrebbero prendere fuoco rilasciando particelle radioattive nell’atmosfera, provocando il piú grande disastro nucleare della storia.

Giovedí (17-03-2011), elicotteri militari giapponesi protetti da piombo hanno riversato acqua marina sui reattori tre e quattro, nel disperato e rischioso tentativo di raffreddarli.

Se una parte del combustibile esaurito si incendia e si diffonde, vaste aree del Giappone potrebbero essere contaminate dal cesio-137 per 30 o 50 anni “, ha detto Beyea all’IPS.

Il Cesio-137 rimane radioattivo per oltre cento anni e provoca cancro, oltre a causare altri gravi danni alla salute. Una volta rilasciato nell’ambiente è molto difficile da controllare.
Il cesio è il motivo per cui gran parte della regione intorno a Chernobyl, dove avvenne l’esplosione, in quella che oggi è l’Ucraina, rimane inabitabile da oltre 20 anni.
Uno studio sulla salute, condotto nel 2010 dalla American University of South Carolina, ha dimostrato che i bambini nati dopo il disastro, anche a piú di 75 miglia di distanza, ha avuto problemi cronici ai polmoni a causa della presenza di Celsius-137 nelle particelle di polvere e nel suolo.

“Le particelle di cesio si sparsero per centinaia di chilometri durante l’intenso fuoco di Chernobyl“, dice Kamp.
conseguenze-disastro-chernobyl
Chernobyl aveva in totale 180 tonnellate di combustibile nucleare, mentre Fukushima Daiichi ne ha 560 tonnellate nel suoi reattori, piú 1.700 di combustibile esaurito.

‘L’industria nucleare Giapponese e degli Stati Uniti sapeva che la perdita di liquido refrigerante nei serbatoi di stoccaggio del combustibile usato sarebbe stato un problema grave, ma semplicemente dissero che non sarebbe accaduto nulla “, dice Beyea, co-autore di uno studio del 2004 su questo argomento per il Consiglio Nazionale delle Ricerche della National Academy of Sciences Statunitense.

Avendo lavorato nell’industria, Beyea ha detto di essere convinto che sia gestita da ingegneri troppo fiduciosi di se stessi che minimizzano o ignorarano la probabilità di disastro.

I reattori nucleari generano enormi quantità di calore e devono essere costantemente raffreddati per evitare che il serbatoio del carburante si infiammi e si sciolga.

Dal momento che una reazione nucleare non si puó spegnere, il combustibile usato, quando viene rimosso da un reattore, continua a generare una gran quantitá di calore e deve essere raffreddato in acqua per un periodo che va dai cinque ai 20 anni.

Tutti i reattori possiedono serbatoi di stoccaggio con spessi muri in cemento armato, situati a circa 15 metri di profondità e contenti circa 1,5 milioni di litri di acqua. Quest’ acqua si riscalda velocemente e deve essere costantemente sostituita da acqua fredda.

Nella centrale di Fukushima Daiichi la perdita di elittricitá e la mancanza di generatori di sostegno ha limitato il flusso di acqua nei serbatoi di stoccaggio e nei reattori.

I livelli di radiazione all’interno dello stabilimento sono saliti così tanto, che è molto pericoloso, per quelli che stanno lavorando rimanere lì per pompare acqua di mare.

Solitamente si usa acqua potabile, perché l’acqua marina contiene sali che intaccano i metalli.
Ma in questo caso si tratta di emergenza.

Le radiazioni raggiungono livelli letali quando non c’è abbastanza acqua per riempire un serbatoio di stoccaggio.

Kamps continua la sua intervista dicendo: “Sarà molto difficile avvicinarsi sufficientemente per raffreddare i serbatoi, se accadesse il peggio e si incendiassero i sei serbatoi, accadrá un disastro inimmaginabile. Potrebbe essere molto peggio di Chernobyl“.

La quantità di cesio che potrebbe essere rilasciato in Fukushima è migliaia di volte superiore di quella che fu rilasciata dalla bomba atomica che fu lanciata su Hiroshima nella seconda guerra mondiale (1939-1945), riconosce Beyea.

“Il Giappone dovrá affrontare un enorme impatto sulla sua economia, sulla società e sulla salute dei propri cittadini”, e questi effetti potrebbero durare decenni.

A Giugno, in Italia ci sará un referendum sul nucleare, vogliamo mettere a rischio la nostra vita, quella dei nostri figli e delle generazioni a venire?

Noi di CoscienzaGlobale.com diremo NO Al nucleare!

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Terremoto in Giappone e Tecnologia H.A.A.R.P

H.A.A.R.P, High Frequency Active Auroral Research Program (programma di ricerca aurorale attivo ad alta frequenza) è un programma ionosferico finanziato dalla U.S. Air Force e US Navy, la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) e l’Università dell’Alaska.
L’obiettivo ufficiale di questo progetto é quello di studiare le proprietà della ionosfera e potenziare i progressi tecnologici che permetterebbero di migliorare le comunicazioni radio e i sistemi di sorveglianza (come il rilevamento di missili).Tecnologia haarp Terremoto in Giappone

Verso la metá degli anni ’90 il programma HAARP fu oggetto di controversia a causa di supposizioni sul suo possibile utilizzo come armamento.

Nell’Agosto del 2002 la tecnologia HAARP fu ampiamente discussa dal parlamento (DUMA) russo. La Duma elaboró un comunicato stampa, scritto dal comitato di difesa e da quello degli affari internazionali, firmato da 90 rappresentanti e poi presentato al presidente Vladimir Putin.
Il comunicato stampa dichiaró: “Gli Stati Uniti stanno creando nuove armi integrali di carattere geofisico, che possono influenzare la troposfera (strato piú basso dell’atmosfera terrestre) con onde radio di bassa frequenza… L’importanza di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio che avvenne dalle armi bianche (coltelli e spade) alle armi da fuoco (pistole, fucili e cannoni) o dalle armi convenzionali a quelle nucleari.
Questo nuovo tipo di armi si differenzia da qualsiasi altro tipo di arma conosciuta in cui la troposfera e i suoi componenti si convertono in oggetti che si possono influenzare e manipolare.”
Il Parlamento Europeo, nel frattempo, in una risoluzione del 28 gennaio 1999 sul medio ambiente, sicurezza e politica estera (A4-0005/1999), segnalava che a causa degli effetti potenziali delle attività intraprese dal progetto HAARP, che avrebbero potuto avere effetti a livello mondiale, doveva essere elaborata una valutazione da parte dello STOA (Scientific Technology Options Assessment) riguardante l’impatto sull’ambiente locale e globale e sugli effetti che si sarebbero potuti avere sulla salute pubblica in generale.
Nella stessa risoluzione il Parlamento Europeo, chiese la convocazione di una convenzione internazionale per la messa al bando a livello globale di tutti i tipi di sviluppo e diffusione di armi che potessero permettere qualsiasi forma di manipolazione degli esseri umani.

Nel video, che ci siamo preoccupati di sottotitolare, il giornalista canadese Benjamin Fulford, che da anni vive in Giappone, commenta il suo incontro con il ministro delle finanze giapponese, il quale lo informa di alcune minacce ricevute in passato riguardo al possibile utilizzo di tecnologia HAARP per “creare terremoti” in Giappone se questo paese non avesse messo in mano ad un oligarchia europea e statunitense il controllo delle proprie finanze.

Fulford accenna anche a qualcosa di più grave, riguardante le scuse che si stanno cercando per dare inizio ad una terza guerra mondiale e analizza le motivazioni per cui sono stati creati questi terribili eventi, lo tsunami in Indonesia, il ciclone in Myanmar, il terremoto in Cina ed in Cile, tutti legati da motivi politici ed economici che hanno indotto il governo Segreto che ha potere assoluto negli Stati Uniti a materializzare le proprie minacce contro questi paesi.

Gli Stati Uniti hanno cessato di essere il poliziotto del mondo, trasformandosi nel killer del pianeta prosegue Fulford.
Fino a quando succederá tutto questo? Questa è la domanda che ci si pone.
In questo video avremo l’opportunità di osservare armi al plasma lanciate da un aereo, queste riprese possono darci un’idea di quello che sta accadendo nel nostro spazio aereo.

Per chiarire eventuali dubbi sull’esistenza di questo tipo di tecnologia, in questo video verrà intervistato il responsabile delle Relazioni Pubbliche del progetto HAARP il quale dará alcune spiegazioni sul funzionamento di questo strumento di distruzione micidiale.

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